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Gli effetti positivi di teriflunomide su atrofia della materia grigia

Farmaci Redazione DottNet | 27/04/2017 12:04

Sclerosi Multipla: i dati dello studio di fase 3 TOPIC in pazienti con un primo episodio clinico riferibile alla malattia presentati all'American Academy of Neurology

Al 69° Congresso annuale dell'American Academy of Neurology (Boston, 22 - 28 aprile), Sanofi Genzyme, la divisione specialty care di Sanofi, presenta nuovi dati relativi agli effetti di teriflunomide sull'atrofia della materia grigia corticale in pazienti con una prima manifestazione clinica riconducibile alla sclerosi multipla.

Si tratta dei risultati dello studio di fase III TOPIC, che mostrano come teriflunomide abbia un effetto significativo e costante sulla riduzione dell'atrofia della materia grigia corticale, così come misurato in diversi momenti di valutazione nell'arco di due anni. La materia grigia corticale è la parte del sistema nervoso centrale che costituisce la superficie esterna del tessuto cerebrale dei due emisferi del cervello. Si ritiene che la materia grigia sia associata alle funzioni cognitive.

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Rispetto al  placebo,  teriflunomide ha ridotto la percentuale media di atrofia della corteccia cerebrale con i seguenti risultati:

Time Point

teriflunomide 7 mg riduzione relativa vs. placebo

teriflunomide 14 mg riduzione relativa vs. placebo

Al mese 6

58,2% (p=0,094)

119,2% (p=0,019)

Al mese 12

79,8% (p=0,054)

61,4% (p=0,036)

Al mese 18

69,5% (p=0,004)

66,8% (p=0,003)

Al mese 24

46,0% (p=0,009)

40,2% (p=0,042)

"Un’atrofia accelerata della materia grigia corticale può essere evidente già nelle prime fasi della sclerosi multipla ed evidenzia la necessità di un intervento precoce," afferma Robert Zivadinov, Professore di Neurologia all'Università di Buffalo. “Le alterazioni patologiche della materia grigia sono considerate fattori chiave nel peggioramento della sclerosi multipla e anche forti segnali predittivi di un possibile sviluppo futuro di disabilità e compromissione delle funzioni cognitive. I dati presentati all’American Academy of Neurology, che dimostrando come teriflunomide abbia rallentato il tasso di atrofia corticale nei pazienti con segnali precoci di sclerosi multipla, sono molto promettenti."

Negli studi clinici di teriflunomide nella sclerosi multipla, incluso il TOPIC, l’incidenza degli eventi avversi gravi è risultata sovrapponibile tra il gruppo di pazienti trattati con teriflunomide e il gruppo di pazienti in placebo.

Lo studio TOPIC è stato disegnato per valutare se l'inizio precoce del trattamento con teriflunomide in pazienti che hanno avuto un solo episodio clinico riconducibile alla sclerosi multipla possa prevenire oppure ritardare un secondo episodio, vale a dire la trasformazione nella forma clinicamente definita di sclerosi multipla (CDMS). I pazienti trattati con teriflunomide 7 mg o 14 mg nello studio TOPIC erano significativamente meno inclini a sviluppare una malattia clinicamente definita, endpoint primario dello studio, rispetto a quelli trattati con placebo.


Informazioni su teriflunomide
Teriflunomide è approvato in oltre 70 Paesi. Altre richieste di autorizzazione all’immissione in commercio sono attualmente in valutazione dalle autorità regolatorie in diverse parti del mondo. Oltre 70.000i persone sono in trattamento con teriflunomide nei Paesi in cui è già in commercio.

Teriflunomide è un farmaco con proprietà antinfiammatorie che modifica il decorso della malattia. Sebbene il suo meccanismo d'azione non sia stato completamente compreso, si ritiene che possa ridurre il numero dei linfociti attivati a livello del sistema nervoso centrale (SNC). Teriflunomide è supportato da uno dei programmi clinici più ampi in ambito di terapie per la sclerosi multipla, con oltre 5.000 pazienti che hanno partecipato negli studi clinici in più di 36 Paesi.

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